Webinar sul fine vita

Vv

Oggi 20 luglio alle ore 14.30 webinar giuridico sulle competenze regionali nei per i percorsi di fine vita.

La storia di Federico Carboni, la prima persona ad aver avuto accesso in Italia al suicidio medicalmente assistito, dopo due anni di battaglie legali contro l’inerzia dell’azienda sanitaria marchigiana, ha acceso i riflettori sulle esigenze concrete delle persone malate: a 4 anni dalla storica decisione della Corte costituzionale sull’aiuto alla morte volontaria, accedere a quel diritto per una persona malata è ancora spesso impossibile.

Ancora oggi, l’assenza di norme precise che dettino tempi e procedure certe per l’accesso alla morte assistita determina gravi violazioni e discriminazioni: in questi giorni, a seguito di diversi mesi di battaglie legali, l’azienda sanitaria ASUGI, in Friuli Venezia Giulia è stata condannata dal giudice ad effettuare le verifiche per stabilire, in un tempo di 30 giorni, se “Anna”, affetta da una forma molto aggressiva di sclerosi multipla, possa accedere alla morte assistita. Anche in questo caso la battaglia legale per l’applicazione di un diritto già esistente si è resa necessaria a causa dell’assenza di norme che indichino all’azienda sanitaria, e poi al comitato etico, i tempi e i modi con cui verificare le condizioni delle persone malate.

Nonostante queste faticose conquiste è ormai improcrastinabile una legge che preveda tempi e modalità per garantire a tutte le persone malate di accedere alla verifica delle condizioni come stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale.

In questi anni infatti, a causa dell’assenza di tempi certi e procedure idonee, diverse persone non sono riuscite a fruire del diritto fondamentale di prendere decisioni sul proprio fine vita: pensiamo a Fabio Ridolfi, che pur in possesso di tutti i requisiti è rimasto ostaggio della burocrazia italiana, oppure a Daniela, a cui è stato negato non solo l’accesso bensì la verifica stessa da parte dell’azienda sanitaria delle proprie condizioni di salute ed è morta tra atroci sofferenze come non avrebbe voluto.

Per questo motivo e proprio con l’obiettivo di evitare che le persone malate siano costrette a subire una condizione di sofferenza intollerabile contro la loro volontà, l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, sulla base dell’esperienza maturata al fianco di persone malate, ha elaborato una proposta di legge regionale per stabilire, nell’ambito delle competenze proprie della Regione, ai sensi dell’art. 117 della Costituzione, regole certe che diano risposte concrete a chi soffre.

Proprio di questa proposta di legge regionale di iniziativa popolare, sottoscritta già da decine di migliaia di persone in Abruzzo, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte, discuteremo il 20 luglio dalle 14,30 alle 16,30 nel seminario giuridico:

LE COMPETENZE REGIONALI SUL FINE VITA:

Webinar giuridico sulla Proposta di Legge Popolare:

“Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/19 della Corte costituzionale”.

Interverranno: Filomena GALLO, Irene PELLIZZONE, Pier Francesco BRESCIANI e Francesca RE.

 

PER CHI VUOLE PARTECIPARE:

https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_VP7Gzl5-TSenMxEfZScDLw#/registration

 

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