Da facebook
Immagina di avere tra le mani una fortuna immensa.
Non oro, non gioielli, ma una piccola chiavetta USB: al suo interno la chiave d’accesso a oltre 7.000 Bitcoin.
È la storia di Stefan Thomas, programmatore tedesco-americano. Anni fa ricevette 7.002 BTC come pagamento per un lavoro. All’epoca valevano poco, oggi corrispondono a centinaia di milioni di dollari.
Per proteggerli, Stefan salvò le chiavi del suo portafoglio in una IronKey, una chiavetta USB famosa per la sua sicurezza. Così sicura che, se sbagli la password 10 volte, i dati al suo interno diventano inaccessibili per sempre.
Il problema?
Stefan ha dimenticato la password. E, nel tentativo di ricordarla, ha già bruciato 8 tentativi su 10. Gli restano solo due possibilità, due colpi di dado prima che il suo tesoro digitale svanisca nel nulla.
La vicenda ha attirato l’attenzione di un team di esperti chiamato Unciphered, che afferma di aver sviluppato un metodo per aggirare la barriera dei 10 tentativi senza perdere i dati. Ma Thomas, finora, ha rifiutato la loro offerta.
Così, il destino di una delle fortune private più grandi della storia delle criptovalute resta sospeso in bilico, chiuso in una chiavetta che non vuole aprirsi.