Sostenitori di Trump attaccano il congresso americano.
Da repubblica.it
Nell’aula dove la discussione era appena iniziata hanno fatto irruzione le forze speciali e gli agenti dell’Fbi per proteggere i parlamentari: nei corridoi e nelle poltrone si sono viste persone in tenuta paramilitare, centinaia di sostenitori di Trump, che il presidente aveva prima incoraggiato e poi ha tentato invano di fermare. Una donna – una manifestante pro Trump – è morta. E ci sono diversi feriti. “Non ci arrenderemo mai” aveva detto Trump ai manifestanti radunati a Washington pochi minuti prima che iniziasse la marcia verso il Campidoglio, poi degenerata in violenza. E dopo l’assalto: “È il genere di cose che succedono quando una sacra vittoria elettorale a valanga viene strappata in modo così sgarbato e maligno da grandi patrioti che sono stati trattati male e ingiustamente per così tanto tempo. Ora andate a casa in amore e in pace”. Alla fine il Congresso è stato messo in sicurezza ma si è saputo che a chiedere l’intervento della Guardia nazionale è stato il vicepresidente Pence e non Trump, come scrive il New York Times “tagliato fuori dalla catena di comando”.

