Intervento del Sindaco Gianpio Sarracco all’iniziativa del Circolo PD Fontana Liri

Di seguito l’intervento del Sindaco Gianpio Sarracco all’iniziativa politica “Verso il Congresso: Oltre le posizioni”. Buonasera a tutti i presenti, grazie per la vostra partecipazione. Ringrazio il Circolo per questa iniziativa, che riporta al centro la politica, le istanze dal basso, la discussione, un incontro dove non sono previste votazioni, non ci sono conte da fare, c’è solo un dibattito e l’approfondimento dei temi. E’ una iniziativa lodevole, nata principalmente dalla voglia di tutti i nostri iscritti di non rassegnarsi a decisioni e soprattutto comportamenti del nostro Partito che purtroppo, spesso, a tutti i livelli, deludono le nostre aspettative.
In merito agli argomenti posti nel documento, alcuni spunti di riflessione. 
Si parte dalla constatazione di frequenti divisioni che disorientano l’elettorato, in un momento storico difficile: oggi vi è un diffuso sentimento tra gli iscritti che il Partito sia distante dai problemi reali della gente, c’è molta rassegnazione su questa mancanza di incisività politica che si registra a tutti i livelli, mentre la destra avanza ed è al Governo della Regione, con risultati molto deludenti, ed al Governo del Paese, dove, nonostante numerosi errori la Meloni continua a registrare un ampio consenso, complice probabilmente una stampa allineata ed anche una mancanza di alternativa concreta.
– Piano di riarmo europeo, Difesa comune e politiche internazionali.
È sorprendente parlare di questo nel 2025. Invece di parlare di piano di pace europeo, stiamo sforando tutti i limiti di bilancio non per la sanità o il sociale, quindi per una società più giusta, ma per armi, munizioni e politiche militari. Nel 2025 facciamo debiti per le armi. E’ veramente difficile trovare una logica, nonostante tutte le comprensibili giustificazioni di politica internazionale.
– alleanza con il movimento cinque stelle.
Si, a mio avviso il tentativo va fatto, in tutti i modi e a tutti i livelli. Se ci fosse stata l’intesa in Regione Lazio con i cinque stelle, non avremmo Rocca presidente. E’ doveroso ricercare programmi e linee comuni con il Movimento Cinque Stelle
– analisi e commenti post referendum dell’8 e 9 Giugno
Il referendum ha testimoniato come , nonostante la bontà e l’importanza dei temi , soprattutto quelli sul lavoro, c’è tanta distanza tra la politica e la gente. Dobbiamo lavorare prima di tutto per tornare tra la gente. Comunque è stata l’occasione per riappacificarsi con il mondo sindacale ed anche la parte operaia, mentre il risultato sul quesito sulla cittadinanza evidenzia il sentimento diffuso di come l’immigrazione sia comunque collegata a problematiche relative alla sicurezza e pertanto non sempre accolte con favore dalla cittadinanza.

– Situazione politica internazionale. C’è molta preoccupazione, sale la tensione internazionale. Relativamente a Gaza, c’è in atto un vero e proprio genocidio nel silenzio assordante della politica internazionale, nazionale e della stampa. D’Alema è stato spesso contestato, è diventata celebre la frase di Nanni Moretti “Di qualcosa di sinistra”, beh qualche settimana fa l’ha detta, e l’ha detta con forza, che quello che sta accadendo a Gaza è una vergogna internazionale. 
– Maggioranze allargate (“Fritto misto”) a Veroli e Ferentino ed il recente sostegno esterno al Sindaco Mastrangeli a Frosinone
Questo argomento è sicuramente delicato e meriterebbe una riunione a parte. Il Circolo ha voluto inserire anche questa tematica, su cui però prendere posizione in modo netto non è semplice, perché sono questioni locali. Nel documento si parla di Veroli e Ferentino e Frosinone, situazioni molto diverse, che non possono essere paragonate. A Ferentino c’è un Sindaco del PD, a Veroli c’è un Sindaco di area ed un’amministrazione che sta facendo bene, diverso è il caso di Frosinone dove Marzi è andato a sostegno del Sindaco Mastrangeli, anche se in questo caso il gruppo consiliare del PD ha preso le distanze da questa operazione. Certo, in generale queste situazioni che sono state definite “di fritto misto”, soprattutto nei comuni più grandi, non piacciono ai più e rischiano di far passare immagini distorte della politica. Ritengo però che il punto vero da affrontare sia un altro: se questa tecnica del minestrone vuole essere perseguita in modo sistemico a livello provinciale, se il PD intende essere parte integrante di una divisione del territorio con il centrodestra, beh, questo sarebbe sicuramente preoccupante e da rigettare con forza, perché è proprio questo concetto quello che viene maggiormente contestato dai nostri elettori.
– prospettiva partito: lavoro, ambiente, diritti civili.
La domanda principale è come è cambiato il nostro Partito negli ultimi venti anni? Il PD è nato come Partito di Governo, è stato per tanti anni al Governo, accettando anche governi di larghe intese e governi tecnici. Probabilmente il governo sotto alcuni aspetti ci ha fatto male, siamo diventati il Partito del potere per il potere, o quanto meno questo è quello che molti elettori hanno percepito. Siamo nati come forza progressista e siamo divenuti solamente riformisti. Intanto chiediamoci la direzione che vuole avere il PD, con una prospettiva che a mio avviso deve essere necessariamente rivolta al Governo del Paese. Questo non significa a tutti i costi, è cosa ben diversa. Discutiamo sui programmi e sui temi. Quali sono i temi principali del PD ? Sull’ambiente appare freddo. Sul lavoro, nonostante gli sforzi, siamo ancora lontani dal riconquistare un mondo popolare ed operaio che oggi non ci riconosce. Sui diritti civili, probabilmente la direzione è fin troppo netta. Nel bellissimo film di Steno “La patata bollente “, si racconta di come il PCI vedeva alla fine degli anni 70 ed inizio degli anni 80 gli omosessuali, con una netta chiusura. Ora, che ci siamo aperti su queste tematiche è indubbiamente positivo, ma che siamo solo e solamente il partito dei diritti civili rischia di essere estremamente riduttivo. Un altro tema fondamentale è sicuramente la sanità pubblica: il recente articolo sul medico gettonista che perpepisce 40mila euro al mese lavorando 144 ore a settimana su 168, evidenzia le storture del sistema sanitario regionale che abbiamo il dovere di difendere con forza. La sanità pubblica è uno dei pilastri della nostra Costituzione, fondamentale per garantire equità. Bene l’iniziativa di Sara Battisti per la salute mentale, argomento sempre più frequente ed ancora molto sottovalutato.
– l’alternativa di Governo nazionale e regionale
Auspico la formazione di tavoli programmatici comuni, tra le forze di opposizione, per la creazione di una vera alternativa di governo che purtroppo, oggi, non si vede. Sui temi importanti, il PD deve esserci e ben venga il dialogo costruttivo con tutte le forze di opposizione.
– Situazione del Partito Provinciale:
Infine la situazione del PD a livello provinciale. Il correntismo sfrenato che ha caratterizzato il PD a tutti i livelli ha fin dall’inizio contaminato anche il PD di Frosinone, rendendo spesso il dialogo tra le aree molto difficile, mentre i litigi hanno contribuito a dare un’immagine negativa all’esterno. Il congresso provinciale sia l’occasione per ripartire dalla base, dai territori, dall’ascolto, su temi e contenuti, fuori dai personalismi, in un’ottica nuova, disancorata dalle vecchie logiche correntistiche che hanno ingessato il Partito. E’ un’operazione difficile ma il tentativo va fatto.

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