Post di Nazzareno Pilozzi, ex deputato PD, su Facebook: The end.
Miliardi impegnati per una banca che ha 80 milioni di capitalizzazione! Copia e incolla del decreto MPS di Padoan-Gentiloni! La menzogna, la denigrazione e l’insulto fatto programma politico ha trovato nella strafottenza dell’incompetenza la sua ingloriosa fine.
Interessante anche il post del consigliere comunale PD di Falvaterra Elisa Ceccarelli:
Secondo molti il salvacarige è il momento giusto per affondare il fendente, per poter dire “è come dicevamo noi”, “io Ve l’avevo detto”. Per dividere ancora di più tra buoni e cattivi. Tra ragione e torto.
Io invece credo sia il momento di stare ancora più vicino a chi ci credeva. A chi sperava nel cambiamento. A chi pensava che davvero le cose potessero migliorare, a chi sognava un futuro migliore di questo.
Le cose non vanno. È chiaro. Disoccupazione, inquinamento, tumori, mala gestio di immigrazione, criminalità e sicurezza.
E allora è giusto che le persone siano incazzate e abbiano scelto il cambiamento a tutti i costi. Ma adesso è giusto spiegare, senza la prosopopea e la soddisfazione di avere ragione: quella, si sa, appartiene ai fessi.
Adesso bisogna parlarsi, incontrarsi. È il momento di fare la maggiore autocritica. È il momento di dirlo che il cambiamento non è un’equazione definita, e che non è uguale a miglioramento.
Nessuno ha la bacchetta magica. Chi grida di più non ha le soluzioni. Chi si presenta come il salvatore ma non ha proposte concrete, salva solo sé stesso. Bisogna spiegare che a volte ci sono delle scelte dolorose da fare, che certe scelte vanno fatte indipendentemente dal colore politico.
Perché il fumo negli occhi sta svanendo e ora è opportuno solo fare vedere chi c’è e chi no. Chi, senza promettere miracoli, senza la soluzione in tasca, può concretamente fare qualcosa. È il momento della razionalità; è il momento di fare.
È il momento del cambiamento, ma quello sano e con i piedi per terra. Della ragione, sì, ma quella delle idee, non quella dei fessi.