Atelier Teatrale

L’attore fontanese Alessandro Conte si è esibito in un originale evento teatrale a Frosinone nei giorni scorsi. Precisamente si tratta di “HABITAT – Atelier di Narrazione Creativa e Public Art – “Radici di Guerra e Fiori di Pace”: teatro, danza, musica, scrittura, disegno-pittura-scultura, fotografia, video, audio, grafica, etc…). Con  due spettacoli del Festival:  “Racconta la guerra” ed a seguire “La storia della tigre”, tratta da una giullarata di Dario Fo. Evento promosso in collaborazione con la Compagnia Errare Persona. Ingresso gratuito. Ai partecipanti sarà rilasciato attestato Regione Lazio. Il percorso artistico proposto prevede: la membrana • esterno e interno • relazione • il con-fine • crisi ed evoluzione • autopoiesi ri-cor-dare • il problema e l’occasione • permeabile e impermeabile • corpo movimento organismo.

PREMESSA
Cercando intorno alla guerra si entra subito, quasi come portati da uno scivolo, nel duale, nella dicotomia, nelle partiture del conflitto, il dittico del sé e dell’altro da sé.. problema o occasione per l’evoluzione? Resistenza o resilienza? Quante altre scelte possibili oltre il rifiutare, l’accogliere, il combattere, l’integrare, il distruggere, il ricostruire, il trasformare? Dov’è l’incontro, la convivialità, la condivisione fuori dai protocolli internazionali? E con gli animali, con la natura che rapporti abbiamo? Le donne, gli uomini, i bambini, i nonni di questa nostra umanità, sono in guerra o in pace? Quali forme, figure, immagini, incontriamo della guerra? Come pulsa la pace?

DETTAGLI
L’atelier è aperto a tutti (anche senza esperienza in campi artistici) e inviterà ognuno a mettere in gioco le proprie competenze o le proprie passioni. Il teatro, le arti coreutico-performative e le tecniche di narrazione faranno da base e supporto a tutto l’atelier. Si darà particolare rilievo al disegno, alla scrittura, alle audio-video arts, alla danza, alla musica, alla fotografia, etc… e a tutte quelle arti e pratiche umane che potranno contribuire alla rappresentazione. Il laboratorio avrà una durata di 5/6 ore circa. Il gruppo concorderà il tema chiave sul quale andare poi, nei luoghi di riferimento, a raccogliere materiale: interviste, suoni, gesti, pratiche, parole e modi di dire, oggetti, foto, ecc… ll luogo in cui si svolge sarà possibilmente scelto in virtù della riattivazione temporanea o permanente di uno spazio significativo per la comunità o per riqualificare uno spazio dismesso o abbandonato con cui la comunità possa ritrovare una relazione. Lo spazio diventa inoltre una finestra aperta sull’habitat dove chi vuole può passare come in una mostra la quale evolve e cambia continuamente. L’eventuale evento conclusivo può arrivare indistintamente alla performance, all’installazione, al documentario. Tutte le attività del laboratorio tendono a diventare occasione per riconoscere e sviluppare il tessuto connettivo che sostiene le relazioni all’interno dell’organismo dell’habitat e a creare opportunità di confronto e di condivisione tra le differenti specificità che lo costituiscono.

Lascia una Risposta








 Acconsento al trattamento dei miei dati personali (Regolamento 2016/679 - GDPR e d.lgs. n. 196 del 30/06/2003). Privacy Policy.

Il presente sito fa uso di cookie anche di terze parti. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie. Leggi di più

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi