Ai nastri della ripartenza…

da gamberorosso.com
Riapertura si, riapertura no, 4 metri, 4 metri quadrati. Poi le cose si sono sbloccate all’improvviso grazie al lavoro fatto dalla Regione Emilia Romagna in virtù di una collaborazione tra operatori economici e governo regionale (“da noi siamo abituati a lavorare così” ha detto Stefano Bonaccini che verrà ricordato come la figura chiave di questa porzione di crisi). Ne è scaturito un regolamento equilibrato, forse un po’ ardito (niente mascherina per i camerieri, tanto per dirne una) ma che comunque ha finalmente – previe le dovute prese di responsabilità reciproche di clienti e esercenti – consentito a baristi, pizzaioli, ristoratori e dintorni di immaginare una riapertura sostenibile, fattibile.

I protocolli della Regione Emilia Romagna hanno poi cominciato a girare tra le altre regioni nelle ore successive e hanno oggettivamente messo in fibrillazione tutte le associazioni di ristoratori al grido di “anche noi vogliamo le stesse regole dell’Emilia Romagna”. La conferenza delle Regioni, che si è svolta oggi, è stata il momento in cui i vari governatori sono stati chiamati ad uno sforzo di sintesi, anche perché il Governo a metà giornata è stato chiaro: se volete che adottiamo le vostre idee sulle riaperture, dovete essere tutti quanti d’accordo sulle medesime idee. Si sono creati così almeno un paio di schieramenti, con da una parte i rigoristi (Fontana) e dall’altra i realisti (Bonaccini naturalmente, ma anche Zaia e Toti con tanto di spaccamento in seno al centro destra). Alla finestra Zingaretti dato come non del tutto felice di dare ragione a Bonaccini nell’ambito di questioni di pesi e contrappesi interni al Pd. Fatto sta che alla fine ha prevalso il buon senso e con un “poderoso lavoro tra istituzioni” – per dirla con Giuseppe Conte – si è arrivati ad una soluzione, proponendo al Governo dei protocolli in un testo unitario che l’esecutivo ha avallato con una considerazione che aleggia sopra a tutto questo: “se ripartono i contagi rimettiamo in discussione ogni singola decisione“. Ovvio. Una dimostrazione, comunque, di quanto può essere capace di concretezza, rapidità e senso della realtà l’Italia delle istituzioni quando è in una situazione di emergenza: nel caos non ci batte nessuno, peccato che quando si rimettono a posto le cose la gestione lascia costantemente a desiderare. Auguriamoci che l’Italia del New Normal che ci aspetta sia da questo punto di vista un po’ differente.

Ecco le norme che si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande: ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie

Informazione
Predisporre una adeguata e chiara informazione sulle misure di prevenzione, che deve essere comprensibile per tutti, anche per i clienti di altra nazionalita`.

Misurazione febbre
Laddove si ritiene necessario e utile, potra` essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso

Distanziamento e barriere
la distanza tra i clienti deve essere di almeno 1 metro, riducibile nel caso di separatori.

Igienizzanti e servizi igienici
E` necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in piu` punti del locale all’entrata e in prossimita` dei servizi igienici, che dovranno essere puliti piu` volte al giorno.

Locali con posti a sedere
Negli esercizi che dispongono di posti a sedere, privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni

Locali senza posti a sedere
Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali. L’obiettivo anche qui è assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.

Spazi esterni
Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.

Distanza al bancone
La consumazione al banco e` consentita solo se puo` essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti

Buffet
La consumazione a buffet non e` consentita.

Personale
Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche. Non vi è obbligo di guanti.

Clienti
I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si e` seduti al tavolo. Ad esempio quando andranno a pagare, o quando si alzeranno per andare in bagno.

Ricambio aria
Grande attenzione al riciclo di aria. Favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

Sanificazione
Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il piu` possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc).

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