Post di Vincenzo Cacciarella (Vice Sindaco di Ceprano)
Viviamo tempi difficili, da oltre un anno siamo nel pieno di una pandemia che ha messo in pericolo la cosa più preziosa che abbiamo e cioè la salute e quindi la vita. La stanchezza e le ripercussioni economiche si fanno sentire.
Ma non dobbiamo rinunciare a vivere e a guardare al futuro con ottimismo e proprio per questo dobbiamo mantenere la lucidità.
Lo dico in primis a chi ricopre ruoli istituzionali, amministrativi e in generale dirigenziali, perché noi per primi viviamo condizioni di stress e pressioni fortissime.
Mantenere la lucidità non è sempre facile ma è fondamentale. Per alcuni dovrebbe essere un dovere.
Ascolto e leggo troppe considerazioni estemporanee, per usare un eufemismo, troppo leggere e prive di fondamento, che mirano solo a soddisfare la fame di consensi sui social, ma la vita è altro.
La vita non è un like. La vita in questo periodo è fare l’impossibile per mandare i ragazzi a scuola, tutelare i più deboli, garantire che l’economia non freni oltre un limite insostenibile. Tenere insieme tutto questo è già difficile normalmente, in questo bizzarro Paese, figuriamoci oggi.
E allora se chi ha l’onore e l’onere di guidare il Paese, ad ogni livello, la smettesse di fare a gara a chi arriva primo con il chiudiamo la scuola, apriamo la scuola; apriamo i ristoranti, chiudiamo i ristoranti; i vaccini ci sono ma non li possiamo comprare, comprateli voi, o altre stupidaggini simili e iniziassero a svolgere bene (bene!) la propria parte di lavoro, ecco, questo Paese correrebbe di più.
Chi ha l’onore e l’onere di guidare il Paese deve saper guidare anche le ansie, le preoccupazioni, le paure, ma tutto questo non si ottiene se si perde lucidità. Spesso vedo cavalcare questi sentimenti e la risposta che mi sono dato è questa: chi si limita a ciò è perché non sa dare soluzioni al Paese.
E allora non perdiamo la lucidità e insieme ad essa la speranza, non andiamo dietro a chi cavalca le paure, aiutiamo chi prova a risolvere i problemi.
