Trisulti, la sconfitta dei sovranisti

Da unoetre.it
Nella giornata di lunedì 15 marzo è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato la revoca della concessione della Certosa di Trisulti alla associazione Dignitatis Humanae Institute dell’americano Steve Bannon, spin doctor della vincente campagna elettorale di Donald Trump nel 2016.

La vicenda della Certosa aveva scosso la comunità frusinate, che si era da subito attivata per contrastare le intenzioni di Steve Bannon, del suo referente a Trisulti, Benjamin Harnwell e della loro DHI. Era chiaro e dichiarato il progetto di trasformare la Certosa in una scuola politica, che aveva l’obiettivo di formare i nuovi esponenti del sovranismo europeo. Un vero e proprio tentativo di instaurare, nel pieno centro della nostra provincia, una enclave sovranista, conservatrice e ultracattolica.

La questione, iniziata tre anni fa con l’assegnazione dell’abbazia all’associazione di Bannon, si conclude nel migliore dei modi, con la restituzione di un bene pubblico, dall’alto valore storico, spirituale e culturale, alla comunità. Una vittoria di tutte le associazioni, partiti politici e liberi cittadini, che avevano alzato la voce sull’assurdo tentativo di Bannon e dei suoi. Una protesta che ha sollevato il problema e che ha visto la Rete delle Comunità Solidali protagonista di ben due marce a difesa della Certosa.

Azioni che hanno portato il caso alla ribalta delle cronache nazionali e, soprattutto, nelle aule del Parlamento con interrogazioni ad hoc da parte dell’On. Fratoianni (Sinistra Italiana). Interventi che hanno permesso al Mibact, nell’ottobre 2019, di avviare la procedura di revoca della concessione. Revoca che era stata ribaltata dal Tar di Latina, a causa di un errore formale nella tempistica del Ministero. Un vizio di forma che, però, non ha trovato d’accordo il Consiglio di Stato, che ha confermato la legittimità dell’azione ministeriale, ratificando, di fatto, la sentenza e lo sfratto dei sovranisti dalla Certosa di Trisulti.

Ora a Collepardo si potrà tornare a godere delle splendide stanze dell’Abbazia, senza dover pagare il “pedaggio” a Bannon e i suoi. La speranza è che presto la Certosa torni a vivere, con la sua storica farmacia e la biblioteca dall’elevato prestigio documentale.

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