Un galantuomo. Persona solare e perbene. Umile e sorridente. Disponibile ed educato, rispettato da tutti.
Massimo Di Ruzza, per gli amici calcistici Lubosh, se n’è andato. Difficile trovare le parole per ricordare una persona amata e benvoluta da tutti, che si è distinta per umiltà, disponibilità, educazione, rispetto e tanto altro. Amante dello sport, in particolare del calcio, sua grande passione, e del tennis. Capitano della Polisportiva Fontana Liri per tanti anni, di cui è stato bandiera, giocatore, dirigente. Fondatore del Real Fontana Liri, in cui ha militato ed allenato. Pilastro ed allenatore della Liricarta per il calcio a sette e calcio a cinque, organizzatore dei tornei di calcetto in Piazza Trento e delle prime olimpiadi fontanesi. Appassionato di corsa. È stato tra i primi organizzatori e coordinatori delle partecipazioni delle rappresentative fontanesi ai tornei calcistici amatoriali in Italia ed all’estero: Rimini, Pola, Umago, Monaco, Amsterdam. Dotato di grande personalità, aveva il rispetto di tutti, amici ed avversari, perché era il primo che rispettava tutti. È stato il capitano del Fontana Liri Superiore nelle ripristinate Derbycup sul finire degli anni 90 nonché storico leader della Piazzetta nei tornei di calcio a cinque. Si è distinto nel tennis, con apprezzabili risultati e numerosi tornei vinti. Amava lo sport e la vita, partecipava a tutte le iniziative ricreative, culturali e sociali del comune. Riservato e garbato, quanto socievole e disponibile. Ricordare i tanti momenti passati insieme è impossibile. Sono troppi. Bellissimi. Le cene al Casale, il Matera, le partite di calcio a sette al campo di Pescosolido ad Arce e quelle della domenica mattina al Circolo dei Fiori ad Isola. Le stagioni vissute nella Polisportiva e nel Real. Le straordinarie ed indimenticabili esperienze dei tornei esteri, dove io e te stavamo sempre in macchina insieme e nella stessa camera. Ho avuto il privilegio di conoscerti e di condividere con te momenti bellissimi. Mi hai insegnato tanto. E da te ho sempre accettato tutto. Gli impegni della vita quotidiana negli ultimi tempi non ci hanno permesso la stessa frequentazione che avevamo in passato, ma l’affetto, quello è rimasto intatto. Ricordavamo spesso i tanti aneddoti che ci erano capitati ed erano sempre motivo di sorrisi veri. Una amicizia profonda. Come è profondo il dolore per questa tua improvvisa scomparsa. I fiori più belli il signore li tiene per sé, e tu eri veramente una bella persona. Ciao Massimo, mi mancherai. Il tuo sorriso, il tuo sguardo rassicurante, il tuo modo di fare. Mancherai a tutta Fontana, che oggi è triste e piange per aver perso uno dei suoi figli migliori.
Gianpio