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Alessandro Avolio “A Massimo MCMLXX”, 2021.
Tecnica mista, pastelli e acrilico su tela, cm 40×60.
La mia opera vuole essere un omaggio all’artista Massimo Troisi, a me particolarmente caro, quasi a sentirne una parentela per la comune appartenenza alla città che a entrambi ha dato i natali. Massimo è l’icona nazionale di un uomo il cui pensiero è andato oltre un “napoletanismo” stereotipato, tanto caro a chi ama ancora immaginare i Partenopei come tanti miseri e famelici Pulcinella. La realizzazione di questo omaggio è stata ispirata al film “Non ci resta che piangere”, altrettanto a me caro.
Alessandro Avolio nasce nel 1964 a Napoli, terra ispiratrice delle più nobili forme d’arte, per cui resta facile ipotizzare che anche lo stesso Alessandro sia stato indotto ad assecondare la propria istintiva vena pittorica, che raggiunge livelli interessanti solo con la maturità e dopo aver frequentato per due anni l’Accademia artistica dei Maestri Nardoni e Sivigliano Ruben Bellosa Adorna. Espone in mostre personali e in partecipazione con altri artisti. Il critico d’arte Alfredo Barbagallo recensisce: “Alessandro è un artista completo, profondo e attento; si realizza in grandi schemi d’arte, in raffigurazioni elevate e simbolismi complessi, nonché articolati. Esprime una pittura solidamente sentimentale”.
L’opera di Alessandro Avolio “A Massimo MCMLXX”, è stata esposta alla mostra collettiva di arte contemporanea “Troisi poeta Massimo”, a Castel dell’Ovo (Napoli – 2021). Successivamente approda alla mostra pittorica collettiva “I volti di Massimo Troisi”, a Palazzo D’Avalos, nell’ambito del programma “Procida Capitale Italiana della Cultura 2022”, riscuotendo un grande successo.
L’opera è inoltre presente nel libro “Massimo Troisi – Il mio verbo preferito è evitare”, scritto da Stefano Veneruso, edito da Rizzoli.
Alessandro Avolio