Diverse le posizioni degli esponenti del PD sulla manovra Monti. Mentre il segretario Bersani cerca di ricucire e calmare le acque, sperando di riuscire in parlamento a far approvare sostanziali modifiche, il senatore Ignazio Marino esprime senza mezzi termini la propria delusione: “Manca l’Ici sugli immobili della Chiesa che determinano profitti e sono troppi i fondi alla difesa: con il solo costo di due cacciabombardieri F-35 si potrebbero trovare fondi per il sostegno ai giovani precari. Miliardi che potrebbero essere usati per istituire una indennità di disoccupazione di 700 euro al mese”. Negativo anche il giudizio dell’eurodeputato Sergio Cofferati: “Così com’è la manovra è iniqua. Bisogna almeno aumentare la tassa sugli scudati per non toccare le pensioni”. Sinistra PD in fermento, dunque. Il Responsabile economico del PD Stefano Fassina annuncia che sarà in piazza sia con la Cgil che con Cisl e Uil. Questa decisione ha destato molte critiche tra i democratici moderati: Paolo Gentiloni serafico: “Il PD mai in piazza contro Monti”. A difesa della manovra e critico con Fassina anche Beppe Fioroni: “Basta con le posizioni da signor Tentenna. Piena fiducia nell’esecutivo, il PD ci deve mettere la faccia senza più dubbi”.