Chiusura a Berlusconi. Il segretario del Pd risponde a Eugenio Scalfari e, con l’occasione, anche a Dario Franceschini, che aveva aperto al dialogo con Berlusconi: «Ci vuole un governo, certamente. Ma un governo che possa agire univocamente, che possa rischiare qualcosa, che possa farsi percepire nella dimensione reale, nella vita comune dei cittadini. Non un governo che viva di equilibrismi, di precarie composizioni di forze contrastanti, di un cabotaggio giocato solo nel circuito politico-mediatico. In questo caso, predisporremmo solo il calendario di giorni peggiori». Ed ancora: “io ci sono, se sono utile. Non intendo certo essere di intralcio. Esistono altre proposte che, in un Paese in tumulto, non contraddicano l’esigenza di cambiamento e che prescindano dalla mia persona? Nessuna difficoltà a sostenerle!”. Intanto il M5s avanza le sue prime proposte concrete: matrimoni gay, legge anti-omofobia e cambio di genere, i primi ddl dei grillini in Parlamento, redatti in tandem con Sel e che fanno presagire anche ad un dialogo con il PD. Il M5s vuole introdurre l’articolo 91, che riconosce il “matrimonio egualitario”, non più solo tra uomo e donna, ma anche tra persone dello stesso sesso, come già avviene in Paesi come Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio. Il programma del M5s non citava i diritti civili tra le sue priorità, eppure sono stati questi i primi atti legislativi proposti a Palazzo Madama. La spinta è arrivata dagli attivisti piemontesi, che hanno raccolto le proposte della Rete Lenford, associazione di avvocati per i diritti lesbiche, gay, bisessuali e transgender, prima depositandole presso il Consiglio regionale del Piemonte e poi portandole a Roma. Berlusconi invece conferma che il PDL sarà in piazza della Libertà a Bari il 13 aprile Libertà per dettare le nuove linee politiche. Pier Luigi Bersani risponde e rilancia: sabato 13 aprile PD in piazza a Roma contro la povertà. Il segretario democratico porta in una piazza della periferia romana i suoi militanti sabato 13, per una manifestazione “contro la poverta e per il governo di cambiamento” promossa dai circoli Pd di Scampia, San Salvario, Corviale, Torbellamonaca, Laurentino e San Basilio, quartieri poveri della Capitale, di Napoli e Torino.