Grillo critica la ciociaria…scoppia un vespaio. Ed un articolo finisce anche sul Corriere della Sera…

Tutto è cominciato, forse, per gioco. Con un video ironico in cui Grillo lanciava un appello al voto per gli elettori della Ciociaria. Solo che l’ironia era troppa, tanto da sfociare nell’offesa. Ed il video ha scatenato l’ira dei ciociari in rete. Mille condivisioni e centinaia di messaggi, quasi tutti contro il leader del M5S. Si legge, addirittura sul Corriere della Sera: Centinaia i messaggi su Facebook, dopo un editoriale al vetriolo di Alessio Porcu, direttore di Teleuniverso (emittente che trasmette dalla provincia di Frosinone, la prima per ascolti nel Lazio a febbraio e marzo). Il video della risposta a Grillo è stato postato da un telespettatore e in appena 48 ore ha scatenato l’ira dei ciociari nella «Rete», con oltre mille condivisioni e centinaia di messaggi, quasi tutti contro il leader del M5S. Tutto è cominciato quando il M5S di Figline Valdarno ha postato un video da 1’03 che in Ciociaria è stato «scoperto»solo in questi giorni. Grillo è seduto ad un tavolo di ristorante, a tarda ora, con le guance rossicce. «Cari elettori di Ferretino (storpiando il nome del comune di Ferentino), Atina e…», attacca Grillo. Le persone che sono dietro la telecamera già ridono a crepapelle e una voce di donna ironizza «e… soreta», mentre è Torrice il terzo Comune dove i 5Stelle corrono per le elezioni amministrative. Grillo continua così tra «Siete in provincia di Frosinone, città che ho sempre nel cuore. Quando i miei figli mi dicono dove vai, voglio andare a Frosinone». E ancora, tra un dilagare di risate. «Sentite gente che ride ma è una cosa seria», prosegue il comico. Che poi spiega «gli esperimenti li potete fare lì», «il virus parte da lì». E aggiunge: «Se comincia da lì in provincia di Frosinone, capite che il Movimento si allarga anche in Mongolia. Vi abbraccio e spero di venirvi a trovare fisicamente. Adesso sono nel ciberspazio». Tantissime le reazioni. Il senatore ciociaro Marino Mastrangeli, 42 anni, di Cassino, espulso dal M5S dopo alcune apparizioni in tv e ora al Gruppo Misto, non risparmia critiche. «Lo scherzo – dice – è bello se dura poco… Beppe era ripreso e lo sapeva, ha scherzato troppo. Così non va bene. È stato inopportuno, ha davvero esagerato. Una battuta va bene, dieci in successione fanno male». Secondo Mastrangeli comunque «i problemi della Ciociaria sono altri e quanto accaduto, alla fine, è irrilevante. C’e’ l’emergenza lavoro che si sta aggravando sempre di più e quella ambientale da affrontare subito e con la massima decisione». Per Mastrangeli «quanto detto da Grillo nel video è irrilevante anche rispetto alla scelta politica di andare a fare una delle quattro opposizioni al Governo Letta. Abbiamo avuto la possibilità di essere determinanti e il M5S doveva andare a governare il Paese. E’ stato – conclude – un errore gravissimo». Dice il direttore del Tg di Teleuniverso, Alessio Porcu: «Ciò che è inaccettabile – afferma – è la superficialità dimostrata da Grillo nel rivolgersi ad un territorio dove la crisi industriale in poco tempo ha fatto sì che tremila persone, nella sola città di Frosinone, ogni giorno riescano a mangiare soltanto grazie alla Caritas: ci ha suggerito di fare la raccolta differenziata e mettere i pannelli solari, ignorando che l’impianto per i rifiuti, che ora vuole realizzare a Parma, noi invece lo abbiamo già da 15 anni. Un leader che rappresenta il 25% degli italiani – conclude Porcu – non può permettersi queste approssimazioni». Il M5S in provincia di Frosinone, alle scorse politiche, ha ottenuto il 24,65% dei consensi eleggendo un deputato, Luca Frusone, 28 anni, studente universitario residente ad Alatri, e il senatore Marino Mastrangeli. Alle Comunali di fine maggio il Movimento di Grillo è invece andato malissimo proprio Ferentino, dove il candidato grillino, Corrado Caiti, ha raccolto appena il 5,25%. Ma anche negli altri due centri della Ciociaria – Atina e Torrice – dove i grillini hanno schierato un proprio candidato a sindaco, il risultato è stato assai deludente. A Torrice il crollo è stato verticale passando dal 23% delle Politiche al 4,8, mentre ad Atina dal 23% è sceso all’ 8,6% delle Comunali.

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