L’opinione di Renzi

renziDalla newsletter di Matteo Renzi
La situazione economica italiana è molto preoccupante. Il Governo ha stemperato la tensione con l’Europa: scelta saggia. Scommetto che adesso arriveranno alle proposte che 40 giorni fa abbiamo offerto a Conte e Tria dal palco della Leopolda insieme a Padoan: con queste misure lo spread cala, le tasse scendono. Ci hanno messo 40 giorni, ma ci sono quasi arrivati.

Non a caso la vicenda di Di Maio non è stata tirata fuori dal servizio pubblico, ma dalle Iene.
Nel caso di specie: continuo a pensare che la vicenda che riguarda il padre di Di Maio (lavoro nero, condoni, abusi edilizi, rifiuti, cartelle Equitalia) dovrebbe essere fuori dal dibattito politico.

Ci sono due ragioni per le quali se ne parla.
Perché i Cinque Stelle hanno creato un clima infame, con aggressioni personali. E oggi la famiglia Di Maio è vittima di questo sistema.
Perché Luigi Di Maio deve spiegare per quale ragione ha accettato di fare il prestanome al padre. E questo è ciò che rileva.
Conosco ciò che sta passando la famiglia Di Maio e mi dispiace vedere le telecamere entrare nell’intimità di una famiglia. Per colpa di Luigi e dei suoi amici ci siamo passati anche noi: almeno Di Maio può contare sulla solidarietà dei suoi colleghi Cinque Stelle. A me invece la solidarietà è arrivata dalla nostra gente, non dal gruppo dirigente del PD che per la stragrande maggioranza è rimasto in silenzio, sia pubblicamente che privatamente.

“La Cultura uccide l’ignoranza, ma non è reato” è questo il mio motto a favore della Cultura, quella vera, quella dei libri scritti, delle storie vere o inventate, della divulgazione saggistica, della poesia, dei racconti. L’uomo deve sempre mantenere ferma la sua identità di essere umano, non soccombere alla tecnologia che tenta d’impossessarsi persino della sua intelligenza! Viviamo in un’epoca di profonde trasformazioni dove alle preoccupazioni giornaliere si aggiunge un’ansia e perché no, un certo disagio, per la nostra vita futura. La Cultura rimane un baluardo essenziale per fronteggiare questo cambiamento che dobbiamo affrontare e non rifiutare. Solo una Cultura in senso verticale e non orizzontale, come si cerca di pianificare a monte, può salvarci dall’essere tutti omologati e standardizzati. Il valore di un libro è e rimane un valore unico, indivisibile, inalienabile, così come l’Autore, le sue idee, la sua vita, le sue opere.

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