Discussione all’interno del Circolo PD di Fontana Liri. GIULIANO SARRACCO: È stata una crisi di governo per certi versi attesa ma sicuramente intempestiva.
Ora però è il momento di unirsi, di fare quadrato, di salvare la Nazione tutti insieme.
Tutte le forze politiche devono raccogliere l’invito di Mattarella e lavorare per il bene comune.
E credo anche che sia arrivato il momento di cercare di riconciliare un paese dilaniato da una campagna elettorale perenne.
E Draghi può essere la persona giusta, al di sopra delle parti, per compiere questa missione.
Siamo passati da Giuseppe Conte (brava persona che però fino a qualche anno fa nessuno conosceva) a Mario Draghi. Cioè uno degli economisti di fama mondiale più importanti.
Ed io personalmente mi sento più tranquillo e sereno. Buon lavoro al nuovo Presidente del Consiglio.
RITA PROIA: Sono d’accordo con la linea seguita dal partito e pertanto auspico che il presidente incaricato Draghi riesca a dar vita ad un governo essenzialmente politico. Ho trovato interessante anche l’intervento di Giuseppe Conte in difesa delle forze politiche della precedente maggioranza esclusa naturalmente Italia Viva. Attendiamo sviluppi.
BENEDETTA GRAVAGNONE: Una crisi completamente distaccata dalla realtà. Nel merito Renzi poteva anche avere delle ragioni ma in questo momento non è assolutamente giustificabile un atteggiamento di questo tipo, assolutamente irresponsabile. Non era questo il momento di una crisi politica ed istituzionale. Siamo in piena pandemia non ce lo dimentichiamo. Una classe politica di bassissimo livello, un balletto senza senso nel bel mentre di una situazione tragica, sia dal punto sanitario che economico. È chiaro che di fronte a questi spettacoli la gente resta basita e si allontana dalla politica. Draghi è una persona stimata e competente, abbiamo bisogno di una persona che risolva i problemi senza litigi. L’italiano più apprezzato in Europa è la persona giusta per tirarci fuori dal pantano. Visto che la politica ha fallito, spazio ai tecnici. Per ridare credibilità all’Italia dopo questa deprimente pantomima.
