Considerazioni

Dal profilo Facebook di Flavio Venditti. 

LEZIONI PAESANE. Da un’idea di ( mi perdoni) CALVINO.
Io di Draghi non mi fido. Non mi fido perché lui è un “figlio” dei potenti, e mi aspetto che non abbia né la volontà né le palle per mettersi contro i potenti, contro i suoi mentori. Però una chance io la do a tutti e giudico sui fatti. Letta ha fatto una proposta: prendere qualcosa, attraverso una tassa di successione ai “grandi ricchi”, costituire un fondo, e beneficiare i giovani 18enni per formazione, istruzione, piccola imprenditoria, casa ecc.(L’aliquota di tassazione per eredità o donazioni superiori a 5 milioni di euro tra genitori e figli, in Italia, è attualmente il 4%. In Germania è al 30%, in Spagna al 34%, in Gran Bretagna il 40%, in Francia il 45%. ) Come ha risposto Draghi?: “Questo è il momento di dare ai cittadini e non di chiedere loro.” Ora chi ascolta, l’operaio, il cassintegrato, il morto di fame, finisce per pensare.” Ha ragione, siamo in crisi, è il momento di dare non di chiedere”. Per un momento, solo un momento ma decisivo per formarsi un’opinione, il poveraccio dimentica che la crisi non è uguale per tutti, dimentica che è nella crisi che conta la solidarietà, che nella crisi lui guadagna un pugno di euro ma c’è chi continua a guadagnare milioni. E’ un capolavoro di comunicazione far sentire uguali il ricco e il povero, e far passare Letta per cretino. In concreto, il potente, il cane da guardia dei potenti, non appena QUALCUNO osa, prova a mettere le mani nelle tasche dei ricchi, lui subito RINGHIA e svolge il suo compito, fa il cane da guardia. E gli imbecilli applaudono il grande LEADER. Come volevasi dimostrare.