Da La stampa. It
Pierluigi Bersani è pronto ornare a casa. «Rientro nel Partito democratico anche domani mattina – dice l’ex segretario, ora in Articolo Uno – a patto che si dia il profilo di una moderna sinistra di combattimento». Perché il nostro panorama politico, «tutto quello che stiamo vedendo, anche negli ultimi giorni, conferma che in Italia c’è uno spazio oggettivo per una grande forza laburista». Insomma, serve «un’iniziativa – avverte Bersani – per richiamare gente che ha perso il nostro segnale radar e che può essere recuperata solo assumendo un’identità». Che sia fondata sul tema del lavoro, della precarietà, dell’emergenza sociale. Sul come procedere, Bersani ha un’idea precisa, che trasforma in un appello a Enrico Letta. «A lui chiedo di impegnarsi su quattro punti: una legge sulla rappresentanza, la contrattazione e il salario minimo; un intervento per sfoltire i contratti di precarietà e far utilizzare alle imprese lo strumento della formazione-lavoro; una legge sulla parità salariale uomo-donna; la previsione di un obbligo di formazione in tutti i contratti di lavoro». Ecco la piattaforma bersaniana messa sul tavolo del segretario dem: «E non deve essere cotta e mangiata tra noi – aggiunge – ma aperta a tutti. Se Letta fa suoi questi quattro punti, noi ci stiamo domani mattina». Ma, già che ci siamo, «per farmi rientrare più contento potrebbe aggiungere una decente riforma fiscale».
Il colloquio integrale di Niccolò Carratelli è su La Stampa.