Babbo Natale e San Nicola

Dal profilo Facebook di Ignazio Corrao

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Ma Babbo Natale è quindi San Nicola di Bari?

La Lapponia, le renne, la slitta, gli elfi, la barba, le lettere e i regali, ma anche la coca-cola, il colore verde e rosso, la pubblicità e tanti altri miti – più o meno fondati – accompagnano da sempre la figura di Santa Claus, per noi Babbo Natale.

Ma chi è realmente costui? Da dove viene il suo mito? E perché la sua figura si mescola con la festa cristiana del Natale?

Vivendo in Belgio, ed avendo dei figli piccoli, da poco mi sono imbattuto nella figura di SinterKlaas o San Nicolás – che sarebbe San Nicola di Bari – festeggiatissimo da tutti i bambini del Benelux il 6 dicembre, con gli stessi che la notte precedente lasciano delle scarpe vuote (con una carota per il cavallo del buon Santo) vicino al camino o al riscaldamento e così San Nicola la mattina fa trovare loro dei dolci o dei regalini.
San Nicola era il vescovo della città ellenica di Myra (in Licia, oggi Turchia) che operò dei miracoli su bambini e per questo la tradizione cristiana lo indica come protettore dell’infanzia. Le sue reliquie sono parzialmente conservate a Bari, città di cui è Santo patrono.

Secondo la tradizione folkloristica del Benelux, San Nicola viene dalla Spagna in battello, va a cavallo e porta con se un aiutante moro (Zwarte Piet) che oggi – per via delle polemiche legate al razzismo – è rappresentato come scuro per via della fuliggine del camino da cui si cala per lasciare i doni. Mentre originariamente minacciava i bimbi che si comportavano male di portarseli in Spagna (intesa come Spagna occupata dai mori) con lui.

Quando i coloni olandesi fondarono New York (al tempo New Amsterdam) si portarono le loro tradizioni a partire da quella di San Nicola/Sinterklaas, che di Amsterdam è il santo patrono.
A New York, dalle feste e poesie olandesi, si sviluppò quindi la leggenda di Santa Claus, che non è nient’altro che una corruzione linguistica di Sinterklaas in inglese, avvenuta nell’ottocento, con la originaria figura del vescovo Cristiano che illustrazione dopo illustrazione e adattazione dopo adattazione, si tramutò in America in un paffuto tizio originario del Polo nord (nella versione europea della Scandinavia artica) – accompagnato da renne che trainano una slitta volante – che porta doni ai bimbi.

Secondo alcuni il babbo Natale moderno, così come lo conosciamo oggi, lo si deve al fatto che nel 1930 la coca-cola utilizzó il personaggio a scopi pubblicitari, vestendolo di rosso al posto del tradizionale verde. Ma ricerche più approfondite fanno notare come altre aziende avevano già usato Santa Claus per le pubblicità precedentemente e anche il rosso al posto del verde era già stato usato prima che lo facesse la celebre azienda di Atlanta, che essendo però un simbolo della globalizzazione ha certamente contribuito enormemente a globalizzare la figura di Babbo Natale.
Il Santa Claus global è arrivato ovviamente anche in Benelux, dove la tradizione originale e la sua versione moderna coesistono a 19 giorni di distanza. E i bambini incontrano Sinterklaas e Santa Claus senza realizzare che questi due tizi barbuti e vestiti di rosso (con il cappello che li distingue, come dice mia figlia Isabel) sono in realtà la stessa persona, un vescovo Cristiano vissuto a cavallo del terzo e quarto secondo d.C. in Turchia.

Tra oggi e domani Babbo Natale sarà oggetto di discussione in molte famiglie, tra chi adora la magia che suscita nei bambini e chi non apprezza il suo aspetto global e consumista in una festa che dovrebbe celebrare la nascita di Gesù Cristo. Non è quindi sbagliato associare Babbo Natale al cristianesimo, essendo questo , di base, un Vescovo Santo Cristiano.

Per concludere con queste feste e tradizioni che cambiano e si mescolano, ricordo che la stessa festa del Natale ha origine pagana, essendo stato il 25 dicembre – prima dell’avvento del cristianesimo – il giorno della festa del sole invitto, ossia il giorno in cui si festeggia il sole – il motore della terra – che ricomincia a crescere, il Dies Natalis Solis Invicti.

Bene, spero di avervi dato qualche argomento di discussione. Buon natale a tutti!

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