Auvovelox, limiti di velocità ed il mondo al contrario.
Fa discutere il provvedimento del Sindaco di Bologna (PD) che ha imposto i limiti di velocità nella sua città a 30 all’ora, scatenando forti malcontenti. Nel 2021 tale decisione era stata presa dal comune di Olbia (FDI). Nel piccolo, anche noi a Fontana Liri abbiamo sperimentato l’impopolarita’ dell’autovelox, ferocemente contestato da molti automobilisti.
Ma la licenza di andare oltre i limiti del codice della strada, è veramente una conquista di libertà? “50 all’ora su quel tratto di strada sono pochi, l’autovelox è un pretesto per fare cassa”. In Veneto è uscita fuori una figura, Fleximan, persona incappucciata che nella notte, armato di flex, va a segare i pali dell’autovelox, rendendolo inutilizzabile. È diventato quasi un eroe, in Veneto: tale azione di inciviltà, è vista come una vendetta liberatoria a soprusi ingiusti. Eppure gli autovelox in Veneto sono fissi e segnalati, in modo permanente. Si sa che in quel tratto c’è l’autovelox e bisogna far piano. Ma gli automobilisti non sono d’accordo. Vogliono la libertà di correre. Questo smodato ricorso al principio di libertà, surclassando le regole, appare come il mondo al contrario. Mentre i dati sugli incidenti stradali mortali in Italia sono i più alti d’Europa.
Luca Valdiserri si schiera in modo netto con la scelta di ridurre la velocità, nella consapevolezza che questa scelta possa salvare vite umane.
Luca Valdisserri è giornalista del Corriere della Sera, tifoso della Roma e collaboratore dei Rete Sport. Anche la moglie Paola Di Caro è una giornalista del Corriere della Sera. Nel 2022 il loro figlio Francesco, mentre passeggiava sul marciapiede sulla Cristoforo Colombo, è stato investito ed ucciso da una macchina guidata da una ragazza che guidava il veicolo ad alta velocità. La conducente, Chiara Silvestri, 24 anni, è risultata poi positiva all’alcol test con un tasso superiore di tre volte a quello consentito. La stessa è stata condannata a 5 anni per il reato di omicidio stradale aggravato.