Massimo D’Alema intervistato da Gianluca Parenzo e Concita De Gregorio su La 7.ottobre 2022
Massimo D’Alema: “Giorgia Meloni è una donna che ha personalità e grinta. Cosa mi piace di lei? Che ha fatto quello che non abbiamo fatto noi: ha tenuto in piedi un partito, un partito vero, organizzato, che fa una politica di quadri, che ha fatto politica, non è un ‘Papa straniero’, ed è il segretario della gioventù del suo partito, che diventa capo del partito e quindi capo del governo… Per averlo fatto io, è stato considerato quasi un colpo di Stato”. Lo ha detto Massimo D’Alema a ‘In Onda’ su La7. “Ci siamo raccontati per 25 anni che era finito il Novecento e poi le elezioni le ha vinte il partito più novecentesco di tutti”.
Ed ancora: “Il centro destra ha vinto con gli stessi voti presi nel 2018. Anzi, se sommiamo i voti presi dai tre partiti di opposizione abbiamo un milione e mezzo di voti in più. La Meloni non ha vinto per una ondata di destra ma per essersi presentata insieme a Forza Italia e Lega in una coalizione, tra l’altro svuotando gli alleati, mentre i suoi avversari si sono presentati divisi. Il centro destra dopo essere stato diviso per cinque anni nella scorsa legislatura si è presentato unito alle elezioni. Il centro sinistra dopo essere stato insieme nel governo Conte 2 e con Draghi, ha deciso di presentarsi diviso alle elezioni e credo che questo fatto sia sconcertante ed andrebbe spiegato agli elettori”.
“Non vedo un pericolo fascista con questo Governo, per quanto nel centro destra attuale possa anche esserci una componente nostalgica. Vedo piuttosto un arretramento nei diritti civili”.
“Il PD dopo aver contribuito in maniera decisiva alla scelta di campo dei Cinque Stelle, al superamento della loro stagione di ne’ destra ne’ sinistra, dopo quindi che i Cinque Stelle si sono posizionati nell’area progressista, ha interrotto le comunicazioni e non è riuscito a fare con loro un’alleanza”.