Alfredo Bovio Di Giovanni

Dalla bacheca Facebook di Sergio Proia. 

Il nostro paese ha dato i natali ad un altro affermato artista, purtroppo sconosciuto a Fontana Liri. Almeno fino a qualche anno fa non se ne trovava traccia nella storiografia ufficiale. Ne riporto una breve biografia ed un contributo della nipote Barbara Nazzaro.

Alfredo Bovio Di Giovanni è nato a Fontana Liri (FR) l’11 giugno 1907 ed è scomparso a Napoli l’8 gennaio 1995.
Napoletano di adozione, è stato uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento.
Nel 1920 si trasferisce con la famiglia ad Ercolano (NA) dopo aver trascorso la sua infanzia prima in Piemonte e poi in Irpinia.
Da giovanissimo comincia a viaggiare per l’Europa, mantenendosi con i lavori più disparati per appagare il suo crescente desiderio di conoscere e studiare le più importanti correnti artistiche del tempo.
Nel 1935 è in Spagna e vive da protagonista il dramma della guerra civile prendendone parte come volontario.
Rientrato in Italia con lo scoppio del secondo conflitto mondiale riparte ben presto per la Germania nella vana speranza di ritrovare il fratello detenuto in un campo di concentramento.
Nel 1948 ritorna definitivamente in Italia, a Milano, e nel ’54 si stabilisce finalmente a Napoli, per la precisione a Portici, dove dividerà una mansarda adibita ad atelièr con il suo amico Carlo Montarsolo.
Dal 1954 al 1985 si dedica completamente alla pittura con una fervida attività espositiva che interrompe bruscamente nel 1985 a causa della malattia e della conseguente morte (dopo due anni) della moglie Ida. Continua comunque a dipingere fino all’ultimo giorno della sua vita.
Un’opera (olio su tela) del Di Giovanni è esposta presso il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 “G. Bargellini”, Pieve di Cento (BO)

” Quel che mi interessa riscoprire dell’essere è l’istinto ancestrale…”
Alfredo Bovio Di Giovanni

“Tra reale ed irreale… la forza della natura esplode, meravigliosa, primordiale, violenta, epuratrice, spesso inspiegabile. Così percepisco il modo di dipingere di Alfredo Bovio Di Giovanni, mio nonno. Il colore travolge i soggetti, li trascina sulla tela lasciandone intravedere qualche frammento che regala all’occhio del fruitore l’illusione di poter comprendere il complesso mondo interiore di un uomo, un artista che fece di quell’intrinseca, potente energia, la sua espressione di vita. Con il grande rammarico di non aver saputo vivere più da vicino e più intensamente quel suo mondo, oggi provo a riscattarmi, almeno in parte, impegnandomi a fare, con il sostegno dell’intera famiglia, tutto ciò che potrò per riportare la meritata luce sulle sue opere, per diffonderle e farle amare.”
Barbara Nazzaro

 

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